Settembre. Le giornate sono più brevi, le temperature iniziano ad abbassarsi e la ripresa della scuola ci riporta ai soliti ritmi. Si perde un po’ quella leggerezza che l’estate ci regala. Questo mese però offre ancora tante opportunità di vivere la natura: dal semplice giardinaggio al pic nic al parco, dalla passeggiata nei boschi al week end alla scoperta di qualche angolino nel verde o magari, perché no, al lago.
Una montagna di studi scientifici confermano che passare più tempo nella natura può abbassare i livelli di stress e di infiammazione, ridurre ansia e depressione, abbassare la pressione sanguigna e ridurre il rischio di asma, allergie, diabete e malattie cardiovascolari, potenziare la memoria e la salute mentale e aumentare l’aspettativa di vita. I medici stessi hanno cominciato a prescrivere “tempo nella natura” come terapia per migliorare la salute dei loro pazienti.
Che novità! Penserai tu. Si sa che passare del tempo all’aria aperta, soprattutto nel verde, fa bene.
Una domanda era però rimasta irrisolta: per quanto tempo o con che frequenza bisognerebbe immergersi nella natura per godere dei benefici? C’è una dose raccomandata? Di quanta natura abbiamo bisogno?
Secondo lo studio dell’Università di Exeter, pubblicato a giugno su Scientific Reports, la risposta è appunto di 120 minuti ogni settimana.
Gli studiosi hanno analizzato i dati di circa 20 mila persone da tutta l’Inghilterra. I risultati dell’indagine hanno confermato che 120 minuti sono la soglia minima, valida per tutte le persone: uomini, donne, giovani, anziani, ricchi o meno e persone affette da patologie o disabilità croniche. Inoltre hanno anche comprovato che queste due ore non devono essere necessariamente raggiunte nell’arco di una singola visita, ma possono essere spalmate anche su più uscite.
I partecipanti allo studio hanno riportato un significativo aumento della sensazione di salute e benessere rispetto a chi non lo aveva fatto.
La cosa incredibile è che lo studio ha rivelato che trascorrere 60 o 90 minuti in natura a settimana non ha avuto effetti significativi mentre 5 ore non hanno offerto benefici addizionali.
Non era importante quanto vicino le persone vivessero o quanto spesso frequentassero spazi verdi, purché accumulassero 2 ore all’aperto alla fine di ogni settimana.
La cosa fondamentale sembra quindi quella di far diventare questa pratica parte del proprio stile di vita. Non tutti hanno la fortuna di vivere vicino a paesaggi naturali sconfinati ma tutti possono trarre beneficio da una passeggiata al parco un giorno e magari fare una gita fuori porta nel week end.
Credo proprio che 2 ore siano un obiettivo realistico per molte persone, soprattutto perché può essere distribuito su un’intera settimana per ottenere i considerevoli vantaggi.
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Disclaimer: questo articolo è stato sviluppato con intento puramente divulgativo e non intende sostituirsi al parere del medico, né tantomeno alla diagnosi o al trattamento prodotti dallo stesso. Rivolgersi sempre al proprio medico curante per ulteriori informazioni e soprattutto in caso di una qualsiasi condizione medica.
Fonte d’ispirazione: https://www.nature.com/articles/s41598-019-44097-3