Ci provi in tutti i modi ma non riesci a perdere peso! Hai provato tante diete, vai in palestra e magari ti ammazzi pure di fatica ma l’ago della bilancia non si muove e quando ci metti così tanta energia qualcosa dovrebbe succedere. Giusto?
Credimi, ti capisco, ci sono passata anch’io. Ho passato anni andando a letto affamata, ho provato integratori per la perdita di peso, a turno ho eliminato i grassi e i carboidrati dalla mia alimentazione ma nulla ha mai funzionato veramente!
In questo articolo voglio parlarti di alcune cause per cui non riesci a perdere peso, che penso ti sorprenderanno non poco.
L’abbondanza di zucchero e cibi raffinati nella nostra alimentazione gioca certamente un ruolo importante ma, come avrai avuto modo di constatare anche tu, la sola riduzione dell’apporto calorico e più esercizio fisico non sono gli unici fattori visto che l’epidemia di obesità continua a crescere. Chiaramente, qui è in gioco qualcos’altro e molti esperti ritengono che le tossine ambientali siano determinanti.
Cosa sono gli obesogeni?
Gli obesogeni sono sostanze chimiche che si trovano nell’aria, nel cibo, nell’acqua e nei prodotti di uso quotidiano come prodotti di bellezza e prodotti per la pulizia. Influiscono negativamente sul metabolismo in molti modi diversi, interferiscono sull’equilibrio ormonale cambiano il modo in cui il corpo produce, immagazzina e usa il grasso. Essi impattano sul benessere del nostro intestino, sul controllo della glicemia, sulla digestione, sull’umore, sulle voglie di cibo, sulla stanchezza, sulla tiroide, sugli ormoni sessuali e dello stress.
Secondo la ricerca, gli obesogeni possono causare aumento di peso (e prevenire la perdita di peso) attraverso più meccanismi:
1. Aumentando il numero delle cellule adipose nel corpo
Le sostanze chimiche obesogeniche possono influenzare il destino delle tue cellule attivando specifici recettori che trasformano le cellule staminali in cellule di grasso. Le cellule staminali hanno il potenziale per svilupparsi in vari tipi di cellule, come quelle di fegato, reni, ossa e così via.
Tuttavia, in presenza di obesogeni, queste cellule vengono programmate per diventare cellule di grasso, indipendentemente dal fatto che tu ne abbia già a sufficienza o no. Inoltre, gli obesogeni possono anche avere un impatto sulle cellule che sono già cellule adipose aumentando la quantità di grasso che possono contenere, rendendole ancora più grandi.
Il risultato? Più cellule adipose che hanno una maggiore capacità di stoccaggio [1].
2. Interferendo con le funzioni ormonali
L’equilibrio ormonale è fondamentale per mantenere il giusto peso. Come già detto, gli obesogeni e altre sostanze chimiche influiscono sugli ormoni sessuali e dello stress, sulla tiroide e quindi sul metabolismo e sulla capacità del corpo di gestire correttamente il peso. I diversi ormoni lavorano in sinergia tra di loro e quindi se anche uno solo di essi è in disequilibrio tutto il corpo ne risentirà.
Ecco come funziona: gli obesogeni, altrimenti chiamati interferenti endocrini, si agganciano ai recettori dei tuoi ormoni. Ogni ormone ha una struttura unica, che si adatta perfettamente ai siti recettoriali destinati alle attività di quell’ormone. Gli interferenti endocrini hanno una struttura simile a vari ormoni, e possono imitare gli ormoni naturali e sovraregolare o sottoregolare la tua attività ormonale.
Il tuo sistema endocrino è attentamente regolato, il che significa che l’aggiunta di interferenti endocrini può mettere completamente fuori gioco l’omeostasi del corpo, con effetti come aumento di peso, infertilità, danni riproduttivi, resistenza all’insulina e altro [2, 3].
3. Stoccandosi nelle cellule adipose
Come meccanismo protettivo, il tuo corpo immagazzina molte delle tossine che ingerisci proprio nelle cellule adipose. Una volta che sono nelle tue cellule non rappresentano più una minaccia per i tuoi organi.
Sfortunatamente, seppur nel tentativo di salvare i tuoi organi, il tuo corpo crea cellule adipose in eccesso per sequestrare sostanze chimiche potenzialmente dannose.
Questo è il motivo per cui molti lottano per perdere peso: il corpo si tiene stretto il grasso a causa del potenziale carico tossico che si libererebbe con la sua perdita [4].
4. Aumentando l’appetito
Infine, gli obesogeni possono aumentare l’appetito e favorire un eccessivo consumo di cibo a causa del loro effetto sull’ipotalamo. L’ipotalamo è una struttura cerebrale responsabile del controllo dell’appetito e del comportamento alimentare. In presenza di obesogeni, le vie di segnalazione per il controllo dell’appetito si alterano, favorendo comportamenti come l’eccesso di cibo [5].
Da aggiungere a quanto detto finora è che gli estrogeni e l’insulina sono gli ormoni che subiscono l’impatto maggiore dalle interferenze delle sostanze obesogeniche. Quando i livelli nel corpo di queste sostanze sono elevati, questi due ormoni vengono disregolati e il messaggio sarà inevitabilmente quello di ingrassare.
Gli obesogeni più comuni e dove si trovano
Gli obesogeni si trovano in molte plastiche, involucri, pentole e imballaggi a scopo alimentare, profumi, candele, prodotti per la cura della persona e make up, prodotti per le pulizie ed il loro consumo nel lungo periodo diventa ancora più dannoso durante la prima età.
Quali sono alcune di queste sostanze a cui fare attenzione:
Il perclorato, utilizzato in agricoltura, che consumiamo con frutta, verdura e altri alimenti e che insieme al tetracloroetilene viene utilizzato anche nei lavasecco e che in parte ci portiamo nelle nostre case insieme ai capi lavati.
Il triclosan è una sostanza antibatterica e antifungina che viene impiegata molto spesso come conservante in prodotti di uso comune che includono dentifrici, saponi, saponi e gel antibatterici, detergenti per il corpo, detergenti intimi, deodoranti, collutori e altri prodotti cosmetici.
Bisfenolo A (BPA)
La contaminazione da BPA è stata legata a infiammazioni, infertilità e carenza di vitamina D. Ed è stato classificato nel 2017 nella lista delle sostanze di grande preoccupazione dalla European Chemical Agency. In particolare ciò che preoccupa sono i suoi effetti sul sistema riproduttivo e obesità infantile [6].
Al di fuori della tipica pubblicità “senza BPA” sugli scaffali di supermercati e negozi, il BPA può essere trovato in stoviglie, giocattoli, dispositivi medici e pure in sigillanti dentali. Il pericolo della contaminazione del BPA non si limita alla plastica, ma anche in lattine di alluminio, fusti di birra e bottiglie d’olio.
Glutammato Monosodico MSG (estratto di lievito)
L’MSG è un aroma che viene aggiunto a una varietà di alimenti, inclusi brodi, zuppe, verdure in scatola, sughi e altre salse. E’ presente in molti dadi ed è aggiunto molto comunemente al cibo cinese [7].
I parabeni sono veri e propri battericidi e fungicidi, particolarmente potenti che per questo sono in grado di assicurare a molti prodotti una lunga conservazione e utilizzati in particolar modo nella cosmesi [8].
Ftalati
Utilizzati per allungare la vita di prodotti plastici e garantire una maggiore flessibilità, in realtà possiamo trovare i ftalati addirittura in cosmetici come creme solari, lacca, smalto, dopobarba e detergenti e anche disgraziatamente in prodotti alimentari. Esistono diverse ricerche che evidenziamo come i ftalati siano uno tra gli obesogeni più collegati all’aumento di obesità, specialmente negli adulti [8, 9].
Come altri membri di questa famiglia, gli effetti negativi dei ftalati non si limitano all’obesità, ma possono anche causare disturbi riproduttivi.
Acido perfluoroottanoico (PFOA)
L’acido perfluoroottanoico è una sostanza che si trova nel teflon, nei tappeti e in alcuni indumenti impermeabili e appartiene a una classe di sostanze organiche perfluoroalchiliche (PFAS), sostanze sintetiche prodotte dall’uomo che non si degradano nell’ambiente e si accumulano nei tessuti. Queste sostanze sono state trovate in quantità elevate nei corsi d’acqua vicino a strutture industriali che trattavano questo tipo di prodotti.
Policlorobifenili (PCB)
Questi obesogeni vennero utilizzati per la produzione di innumerevoli prodotti industriali prima degli anni 70, da pigmenti nella carta, a prodotti in plastica fino ad isolanti elettrici e additivi nelle vernici.
Il loro uso è stato bandito in Italia nel 1983 ma queste sostanze sono in grado di persistere nell’ambiente, accumulandosi nel terreno e nei corpi di organismi viventi come piante e pesci.
Atrazina
L’atrazina è un erbicida il cui uso è stato proibito in Italia dai primi anni novanta in quanto è in grado di contaminare sia il suolo che l’acqua, con un impatto ambientale non indifferente. Tra gli obesogeni, l’atrazina è classificata come un perturbatore endocrino, in grado di causare mutazioni ormonali.
Secondo il nuovo rapporto dell’Ispra le acque sotterranee, 260 punti analizzati sul nostro territorio (l’8,3% del totale) hanno concentrazioni superiori ai limiti.
Come limitare l’esposizione agli obesogeni?
Ora che sappiamo quali sono le sostanze obesogene più comuni possiamo attuare alcuni accorgimenti per eliminarli dalla nostra vita e da quella dei più piccoli ovunque sia possibile:
- Preferire il vetro alla plastica
- Non utilizzare pentole antiaderenti
- Utilizzare filtri per l’acqua con sistema a carbone attivo granulare o a osmosi inversa
- Scegliere cibi freschi anziché conservati in plastica
- Scegliere biologico quando possibile
- Fare attenzione ad utilizzare contenitori privi di BPA e ftalati
- Usare cosmetici e prodotti per la cura della persona e delle pulizie naturali
Purtroppo, anche se puoi fare molto per limitare l’esposizione a buona parte delle sostanze tossiche, devi pensare che il tuo corpo può averle immagazzinate per decenni in vari punti del tuo corpo. Ecco perché è importante intraprendere un programma detox insieme a tutte le altre misure volte alla perdita di peso. In questo modo potrai ritrovare la piena efficienza del fegato e dell’intestino che ti supporteranno a pieno ritmo nell’eliminazione delle tossine.
In questi articoli puoi leggere degli approfondimenti su cosa puoi fare per liberarti dalle tossine:
“Disintossica il Tuo Corpo: 8 Step per uno Stile di Vita più Pulito”
Stile di Vita DETOX e Proteggi la TUA Salute (Parte 1)
Stile di Vita DETOX e Proteggi la TUA Salute (Parte 2)
Se non riesci a perdere peso non c’è niente di sbagliato in te… non dipende dal fatto che non ci stai provando abbastanza. Ti posso assicurare, e la scienza ce lo conferma, che una delle principali ragioni per cui non riesci a perdere peso è dovuta alla presenza di tossine nel tuo corpo. Le tossine hanno un impatto drammatico sui tuoi ormoni e su ogni processo enzimatico
Questo è il motivo per cui è assolutamente fondamentale non solo ripulire la tua dieta se vuoi perdere peso, ma anche supportare i percorsi di disintossicazione del tuo corpo.
Attraverso il percorso Vivi il Benessere Cambia la Tua Vita inizierai a notare un enorme miglioramento dei livelli di energia e della qualità del sonno. Le voglie di zucchero scompariranno, il ciclo mestruale potrà essere meno doloroso, le vampate di calore si ridurranno. Noterai che la pelle è più luminosa, la mente più calma e l’umore più stabile.
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- Holtcamp, Wendee. “Obesogens: an environmental link to obesity.” (2012): a62-a68.
- Tang‐Péronard, Jeanett Louise, et al. “Endocrine‐disrupting chemicals and obesity development in humans: a review.” Obesity Reviews 12.8 (2011): 622-636.
- Rehman, Saba, et al. “Endocrine disrupting chemicals and impact on male reproductive health.” Translational andrology and urology 7.3 (2018): 490.
- La Merrill, Michele, et al. “Toxicological function of adipose tissue: focus on persistent organic pollutants.” Environmental health perspectives 121.2 (2
- Shahnazaryan, Urszula, et al. “Role of obesogens in the pathogenesis of obesity.” Medicina 55.9 (2019): 515.
- Legeay, Samuel, and Sébastien Faure. “Is bisphenol A an environmental obesogen?.” Fundamental & clinical pharmacology 31.6 (2017): 594-609.
- Shannon, Maeve, et al. “In vitro bioassay investigations of suspected obesogen monosodium glutamate at the level of nuclear receptor binding and steroidogenesis.” Toxicology letters 301 (2019): 11
- Choi, Sun-Il, et al. “Environmental obesogens (bisphenols, phthalates and parabens) and their impacts on adipogenic transcription factors in the absence of dexamethasone in 3T3-L1 cells.” The Journal of steroid biochemistry and molecular biology 214 (2021): 105994.
- Goodman, Michael, Judy S. LaKind, and Donald R. Mattison. “Do phthalates act as obesogens in humans? A systematic review of the epidemiological literature.” Critical reviews in toxicology 44.2 (2014): 151-175.
Disclaimer: questo articolo è stato sviluppato con intento puramente divulgativo e non intende sostituirsi al parere del medico, né tantomeno alla diagnosi o al trattamento prodotti dallo stesso. Rivolgersi sempre al proprio medico curante per ulteriori informazioni e soprattutto in caso di una qualsiasi condizione medica.
Fonti d’Ispirazione:
https://www.healthline.com/nutrition/what-are-obesogens?slot_pos=article_2&utm_source=Sailthru%20Email&utm_medium=Email&utm_campaign=authoritynutrition&utm_content=2022-03-01&apid=25066436&rvid=a17d8ccb8ccd5f99104afa87c65ec0ca286e9d30772fad22b0de1726b8e3927f